Basilica di S. Petronio
Lunedì 2 ottobre 2023, ore 21
Concerto per la solennità di san Petronio
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SACRO CONVITO MUSICALE
Musica di Ercole Porta (Bologna, 1585 – Carpi, 1630)
Interpreti
Sonia Tedla Chebreab, Carlotta Colombo, soprani
Gabriella Martellacci, contralto
Alberto Allegrezza, Riccardo Pisani, tenori
Gabriele Lombardi, Niccolò Roda bassi
CORO DELLA CAPPELLA MUSICALE DI S. PETRONIO
STRUMENTISTI DELLA CAPPELLA MUSICALE DI S. PETRONIO
Alessandro Ciccolini, violino
Pietro Modesti, cornetto
Susanna Defendi, Valerio Mazzucconi, tromboni
Giulia Genini, dulciana
Luca Bandini, violone
Giovanni Bellini, Domenico Cerasani, tiorbe
Sara Dieci e Francesco Tasini, organi storici
MICHELE VANNELLI, maestro di cappella
Programma
Canzon «La Porta»
a quattro strumenti
Missa secundi toni – Kyrie & Gloria
a cinque voci e cinque strumenti
Canzon «La caporale»
a violino e cornetto
Missa secundi toni – Credo
a cinque voci e cinque strumenti
Stetit Angelus
a due voci
Missa secundi toni – Sanctus
a cinque voci e cinque strumenti
O dulcissime Iesu
a voce sola
Missa secundi toni – Agnus Dei
a cinque voci e cinque strumenti
Omnes gentes plaudite manibus
a voce sola
Canzon «La spensierata»
a cornetto e trombone
De profundis
a sei voci
Salve, salve, Mater pia
a cinque voci e cinque strumenti
Canzon «L’animosa»
a violino e fagotto
Exaltabo te, Domine
a voce sola
Corda Deo dabimus
a due voci e tre strumenti
Consolamini
a cinque voci e cinque strumenti
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Ingresso libero
Accesso al presbiterio della Basilica,
spazio con visibilità e acustica ottimali, a offerta libera
fino a esaurimento posti previa prenotazione
Informazioni e prenotazioni: info@cappella-san-petronio.it
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Per tradizione e per vocazione il concerto per la solennità di san Petronio celebra la ricorrenza del Patrono di Bologna offrendo agli ascoltatori l’occasione di riscoprire tesori inediti del patrimonio musicale bolognese. I programmi delle ultime cinque edizioni hanno attinto alla produzione di tre celebri maestri di cappella del secolo d’oro petroniano, Cazzati, Colonna e Perti, autori ai quali sarà senza dubbio riservato uno spazio privilegiato anche nel 2024, in occasione delle manifestazioni per il 40° anniversario della ricostituzione della Cappella. È parso interessante, allora, dedicare il concerto di quest’anno a un compositore meno frequentato, fiorito nella prima metà del Seicento, negli anni in cui la famiglia musicale bolognese sperimentava con fervore instancabile ed esiti personalissimi le meraviglie del cantare a voce sola, dello stile concertato, del melodramma; le primizie, insomma, della nuova musica maturate fra Firenze, Roma, Mantova e Venezia all’inizio di quel secolo.
Il compositore in questione è Ercole Porta, nato a Bologna nel 1585, attivo come organista e maestro di cappella nelle cittadine emiliane di S. Giovanni in Persiceto e Carpi. Porta apparteneva alla cerchia di Adriano Banchieri e dell’Accademia dei Floridi, un consesso di intellettuali e musicisti bolognesi molto sensibile al fermento culturale ed estetico che animava l’Italia di allora. Nel 1620 lo stesso Monteverdi fu invitato a Bologna dai membri dell’Accademia, e in quell’occasione fu celebrato come uno dei maggiori compositori viventi.
Il Sacro convito musicale, stampato a Venezia per i tipi di Alessandro Vincenti in quello stesso anno, costituisce un magnifico esempio di come la prassi dello stile concertato «alla moderna» si fosse radicata in ambito bolognese, nonché della finezza retorica raggiunta da Porta nell’espressione degli affetti evocati dal testo sacro. La silloge contiene trentuno mottetti da una a sei voci con basso continuo, tre mottetti a più voci con strumenti, una messa a cinque voci con strumenti e quattro sonate a due, tre e quattro strumenti. La Missa secundi toni rappresenta il primo ordinarium missæ interamente concertato con strumenti che si conosca.